La vita senza glutine

Cosa fai se a un certo punto della tua vita adulta scopri all’improvviso di essere celiaca?
Ti disperi, piangi, giuri che non cucinerai più nulla se non riso, carne e pesce e subito dopo butti via tutte le riviste e i libri di cucina.
Se anche voi avete provato o state provando le mie stesse sensazioni, vi chiedo di non agire d’impulso ma di pensare a regalare le vostre fonti di studio culinario e a non buttarle nel secchio della spazzatura perché quando sarete riemersi dal momento di depressione, quando avrete cominciato a capire che anche senza glutine il gusto resta intatto, quando vi tornerà la voglia di mettere le mani in pasta beh, quei libri e quelle riviste le vorrete indietro dalla prima all’ultima. Altrimenti dovrete ricomprarle tutte come ho fatto io!

Lo so, è una brutta botta la nostra diagnosi ma sappiate che nulla è perduto e che questo può senz’altro essere un nuovo inizio.

La celiachia ci porta a scegliere meglio di prima, a guardare e capire le etichette a informarci su tutti gli additivi, i coloranti e quelle sigle ostili e tanto noiose che sono presenti ovunque.

Ma come si fa a continuare a cucinare e ottenere buoni risultati?
Intanto scegliendo le farine giuste e per questo vi rimando alla sezione “I Mix di farine senza glutine”

Anche la vita sociale non dovrà subire eccessivi scossoni perché sarete voi stessi a “educare” ed istruire i vostri amici e parenti sull’ospitalità da fornire.

Niente paura dunque, niente terrorismo psicologico né inutili paranoie ma solo una precisa e infallibile informazione.

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