Canederli di speck in brodo senza glutine

Sono già passati più di tre mesi dalle bellissime vacanze estive 
in Trentino e  Alto Adige e, oltre ai ricordi conservati ermeticamente nel cuore
amo fermare le sensazioni e le emozioni nei mie scatti…

Ovviamente per perpetuare la vacanza e spalmarla su tutto l’anno
mi son portata dietro ricordi gastronomici come ogni anno e 
questo piccolo ricettario è una fonte di ispirazione meravigliosa.
Presto arriveranno i dolcetti ma intanto ho voluto provare i canederli di speck
in brodo che consiglio vivamente per un pranzo invernale che scalda davvero il cuore!
Ingredienti per circa 12 canederli
200 gr di pane raffermo senza glutine
1 bicchiere di latte tiepido
100 gr di speck senza glutine
50 gr di salsiccia senza glutine
1 uovo
1/2 cipolla
1 ciuffo di prezzemolo
5 o 6 cucchiai di farina senza glutine (io Mix it!)
sale e pepe
erba cipollina
grana padano grattugiato
brodo di carne
Preparare il brodo di carne (o di pollo) e lasciar cuocere.
Intanto ridurre in briciole il pane (io ho tritato nel Bimby) e 
coprire con il latte mescolando di tanto in tanto per lasciar
ammollare il pane (serviranno dai 30 ai 60 minuti)
In una padella rosolare lo speck con una noce di burro
 (eh si, ci sta tutto!!!) fino a renderlo trasparente e unire la cipolla
affettata finemente facendola appassire.
Versare il soffritto sul pane ammollato; unire anche la salsiccia spellata
e sbriciolata e poi l’uovo leggermente sbattuto.
Mescolare e aggiustare di sale e pepe profumando con una grattugiata 
di noce moscata e con il prezzemolo tritato.
Unire la farina poco per volta fino a quando non otterremo un composto
lavorabile con le mani, morbido ma compatto.
Formare i canederli lavorandoli bene e rendendoli perfettamente lisci
per evitare che si sfaldino in cottura.

Portare a bollore il brodo e cuocere i canederli per circa 15 minuti
Servirli caldi completando con il grana e l’erba cipollina 
Ricetta per il Gluten Free (Fri)day

Se cercate altri deliziosi canederli, vi segnalo questo mio vecchio post con i “Canederli schiacciati