Tiedd o Taieddhra? Bari-Lecce 1-1

Quando ho visto che a vincere l’MTC di aprile era stato un pugliese,
ho pensato che se mai capitasse di vincere a me (nell’eventuale ipotesi
che i concorrenti dell’MTC si riducano a 3 partecipanti!!!) non avrei più avuto
la mia ricetta da proporre!Eh si, perché la tiella era l’unico piatto che mi veniva
in mente ogni volta che la parte inconscia del mio cervello si metteva a fantasticare
su una (im)possibile vittoria.
Per fortuna che non corro questo rischio e che Christian ha pensato bene di
onorarci di questo meraviglioso quanto unico piatto della nostra tradizione.
Ho letto divertita il suo post e ho scoperto che lui è salentino mentre io sono originaria
di Bari, il che agli esperti di calcio giustifica il titolo di questo mio post 🙂
Quando ancora vivevo in Puglia e ancora mi piaceva il calcio giocato,
andavo spesso allo stadio e, per la “vergogna” di tutti gli esponenti maschili della mia famiglia
ero anche fidanzata con un leccese!
Il che vuol dire che quando andavo allo stadio a Lecce ero costretta ad ascoltare in silenzio cori del tipo
“Di Lecce simu simu lalallalalalla, addunca sciamu sciamu ecc.ecc.” 
e magari mi toccava reprimere emozioni e fare la vaga se il Bari faceva GOL
oppure stringere i denti e sorridere falsamente se era il Lecce ad andare in rete!
E poi … tornare a casa, fra i  miei simili come se nulla fosse 🙂
Scherzi a parte e animosità calcistiche a parte, ADORO Lecce e tutta
la penisola salentina anche perché a quella zona son legati i miei più cari ricordi
relativi alle prime stagioni  nei villaggi turistici di Ugento e giù di lì, nonché recenti vacanze con la mia famiglia.
Pertanto grazie ancora Christian e 
Viva lu Salentu collu mare lu sole e lu vientu!!!

La mia versione di Tiedd (o Tieddra se siete a Lecce) non esula dalla tradizione.
Anche maggio è stato un mese tremendo per la mia gestione casalinga
ricordate la ristrutturazione di casa???
E fra uno scatolone da riaprire e un saluto agli operai, sono giusto riuscita
a riproporre alla famiglia la mia solita versione, con l’aggiunta però di zucchine.
Il miracolo è stato scrivere il post entro il 28 e per ora mi accontento di
guardare e sbavare sulle meravigliose e fantasiose versioni delle altre Mtcccine 😉
Se poi ne gradite una proprio della tradizione della MIA famiglia, 
di cui trovate dettagliata spiegazione (con foto ahimè perse da blogger) qui,
vi do’ un assaggino di questa che non utilizza le zucchine e che è “chiusa” dalle cipolle
affettate e cosparse di pangrattato…slurp!
Ingredienti (per 4 persone c.ca)
1 Kg di cozze
300 gr di riso Roma o altro riso 
700 gr c.ca di patate
3 zucchine romanesche con il fiore
(non parboiled altrimenti cuocerà prima delle patate)
600 gr di liquidi (acqua normale più quella filtrata delle cozze)

2 cipolle bianche



1 spicchio d’aglio



pomodorini ciliegino o invernale


pecorino grattugiato


(meglio il Rodez che a casa dei miei si usava come l’acqua corrente!!!)

sale, pepe, olio Evo, prezzemolo,



1 foglia di alloro



basilico fresco


Lavare accuratamente le cozze e prepararsi ad aprirle.
Fare pressione sulla parte superiore e lasciando scivolare in avanti una delle due valve
inserire un coltellino all’interno facendolo scorrere sulla parte superiore
fino ad aprire la cozza, lasciando il mollusco su una sola valva.
 Eliminare l’altra, raccogliere l’acqua in una ciotola e procedere così con tutte le cozze.
Predisporre un tegame possibilmente di terracotta e ungerlo con un po’ d’olio cominciando 
a sistemare le cozze sul fondo. Riempirle di riso (crudo) e condire con  il prezzemolo e basilico tritati,
 parte dei pomodorini tagliati  a metà, una cipolla tritata, l’alloro, il pecorino e una macinata di pepe.
Filtrare l’acqua delle cozze e aggiungere acqua normale fino al raggiungimento del peso previsto
dalla ricetta (sempre il doppio del peso del riso). 
Se avete abbastanza coraggio dovreste assaggiare appena l’acqua per capire se
aggiungere o no sale o meglio ancora una punta di dado vegetale fatto in casa.
Versare il liquido ottenuto sul riso.
Affettare ora le patate rotonde o a fette sottili e disporle in una ciotola mescolandole
con parte delle zucchine tagliate a rondelle sottili, i loro fiori, i rimanenti pomodorini, 
basilico, prezzemolo, pecorino poco sale e pepe.
Sovrapporre il tutto al riso.
Affettare l’altra cipolla e la zucchina rimasta e sistemarle sulle patate completando
con pangrattato, altro pecorino sale e olio.
Infornare a 230° statico per circa 30/40 minuti o finché le patate non saranno cotte
e non si sarà formata una piacevole crosticina dorata sulla superficie.

Se non sono stata abbastanza chiara o se volete essere più convinti
ma, soprattutto, se volete farvi due risate, 
allora guardate questo video fino in fondo 🙂

Con la mia Tiella partecipo all’MTC di maggio