Timballo di pasta al forno; una tradizione di famiglia

Quanti ricordi questa pasta!
Per fortuna che i miei sono ancora vivi e vegeti altrimenti nel raccontarvi
di questa ricetta mi scapperebbe pure qualche lacrimuccia.
Dovete sapere che questo era solitamente il pasto completo della domenica a casa mia
quando ero piccola e poi media 🙂
Ci piaceva da morire e la preparazione era un rito: già dal sabato pomeriggio mia madre
cominciava a fare il sugo e mio padre preparava le polpettine. 
E questa parte è degna di una nota di merito per quel sant’uomo, militare in carriera, che si 
impegnava a produrre una serie di polpettine, piccole e assolutamente identiche fra loro
che, se lo avesse scoperto Barbara Culienetti, lo avrebbe reso famoso su “Com’è fatto”.
Mia madre, molto più imprecisa e sbrigativa, non avrebbe mai osato mettersi a confronto!
Poi, la domenica mattina, mentre ero ancora a letto (eh si, all’epoca nessuno mi chiamava 
alle 7.30 per dirmi che doveva fare pipì), il profumo delizioso della pasta che cuoceva
in forno mi solleticava le narici facendomi svegliare felice 🙂
E poi, apro una tendina sui mitici anni ’70 quando ci portavamo il Timballo…
…nientepopodimenoche…AL MARE!!!
Ricordo l’ombrellone con tenda annessa (uè la privacy è sempre esistita eh??) e i tavolini
e le sedie ripiegabili che come per magia si svelavano da insospettabili valigette :))
Che bello però, era la mia spensierata infanzia…
Non ho mai voluto rifare questa ricetta perché è difficile bissare un successo consolidato
e anche perché quando chiedo a mia madre le dosi di qualche sua ricetta  mi guarda
interdetta e quasi in imbarazzo perché lei fa sempre rigorosamente tutto A OCCHIO!
E allora…
Ho cercato un pretesto valido: il contest di Marcella
Ho cercato degli amici con cui condividere il rischio: La famiglia Picchietti
Ho cercato un fabbricapolpette che raccolga e perpetui la tradizione maschile di famiglia: Fede
E infine ho cercato di darvi indicazioni abbastanza precise per gli ingredienti e…
mi son buttata!
Un successone (poteva essere diversamente???)
Ingredienti (per 4 persone)
300 gr di pasta corta senza glutine
(preferite paste che reggono bene la cottura tipo La Rosa o D’Alessio)
250 gr di mozzarella
100 gr di mortadella senza glutine
300 gr di polpa di manzo macinata
1 uovo (o solo il tuorlo se grande)
pangrattato senza glutine
sugo di salsa di pomodoro arricchito con salsiccia o pancetta fresca di maiale
parmigiano grattugiato
Innanzitutto procuratevi un valido uomo della famiglia che intendete iniziare 
alla causa delle mini polpette in serie..
Serve uno precisino e dalle piccole manine 😉

Preparare il sugo (abbondante) lasciandolo abbastanza liquido.
Preparare le polpette mescolando la carne con l’uovo, un pizzico di sale, un cucchiaio 
di parmigiano e pangrattato quanto basta ad ottenere un impasto morbido e modellabile.
In una padella antiaderente scaldare due dita di olio Evo e soffriggere le polpettine
per qualche minuto finché non avranno perso il loro colore rosso.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione meno
due minuti, quindi scolarla e condirla con metà la mozzarella e la mortadella tagliate a pezzetti,
un cucchiaio di parmigiano, e una parte del sugo.
Versare le polpettine nel sugo restante lasciandole cuocere ancora solo per 3 o 4 minuti .
In una teglia da timballo disporre una cucchiaiata di sugo e versarvi metà della pasta.
Aggiungere ancora un po’ di mozzarella e mortadella e altro sugo; versare l’ultima parte di
pasta rimasta e tutti gli ingredienti residui, completando con il sugo  e una spolverata di parmigiano
 (lasciate che qualche polpettina rimanga in superficie).
Infornare a 200° ventilato per circa 30 minuti o finché la pasta non risulterà croccante.
Con questa ricetta partecipo al contest di Marcella
e se vi piace la mia ricetta VOTATELA!